domenica 24 giugno 2012

Un mondo di taggati

Un uomo naufraga su un’isola deserta con Claudia Schiffer, come da copione dopo un po’ di giorni riesce a far fruttare la situazione favorevole e lei si lascia sedurre. L'uomo è felice della fortuna che gli è capitata, ma incredibilmente gli manca qualcosa… e chiede alla modella di far finta di essere il suo amico Mario per un po’. Inizialmente lei non ne vuol sapere di recitare in questa farsa, ma vista l’insistenza dell’uomo lo asseconda e si mette a parlare come Mario: - Ehi Carlo come te la passi? Sono il tuo amico Mario! - Bene Mario, benone, sono qui su un’isola deserta e sapessi… mi sono fatto la Schiffer!

Come il protagonista di questa barzelletta, che era soddisfatto solo in parte di essersi fatto la Shiffer  se non poteva dirlo a nessuno, così per la  maggior parte delle persone non è tanto appagante il fare, quanto il raccontare di aver fatto.
Anzi, visto che oggi non siam più capaci di raccontare e la maggior parte del nostro tempo anziché a fare lo passiamo a far finta di fare (sul computer) o a vedere gli altri fare (in TV), per essere precisi ci sarebbe da dire che quello che era il raccontare di Carlo a Mario, oggi è soprattutto una foto o un video di qualcosa che abbiamo visto.
Con i cellulari che fanno foto e vanno su internet, poi, ogni istante della vita per essere vissuto in pieno deve essere ripreso e possibilmente messo su Facebook al volo. Ai concerti per esempio… quant’è odioso doversi fare spazio per vedere qualcosa tra mille telefonini al cielo?!


Siamo proprio sicuri che la tecnologia ci abbia migliorato la vita?

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