lunedì 20 agosto 2012

Se fosse successo a...

Prima di partire per le meritate vacanze vi propongo un giochino semplice: se fosse successo a...

Partiamo dal tragico: nel reprimere le proteste dei minatori della miniera della multinazionale inglese Lonmin, in Sudafrica, la polizia ha sparato con armi automatiche ad altezza d'uomo sulla folla "armata" di bastoni, 34 morti. Il tutto sotto gli occhi delle telecamere. Gli sfacciati, che nella maggior parte dei casi vivevano in baracche a fianco della miniera nella quale lavorano, in questo periodo di crisi chiedevano addirittura un aumento salariale.


Se fosse successo a Cuba cosa avrebbero detto i nostri media liberi?
Se fosse successo in Siria quanti bombardieri Nato starebbero scaldando i motori?


A Mosca, un gruppo di ragazze più avvezze a squallidi spettacoli porno che a proteste politiche, si sono introdotte incappucciate e seminude in una Chiesa Ortodossa inscenando "per protesta" uno spettacolo osceno. Le eroine della figa ribelle sono legate a femen, un collettivo filooccidentale ucraino che protesta non si sa bene per cosa, ma sono bone e nude e tanto basta. Quest'ultime per solidarietà con le sorelle russe incarcerate hanno pensato bene di segare una croce. Ed io che pensavo che le rivoluzioni si facessero con le idee...


Se fosse successo in San Pietro non sarebbero finite in galera (dopo un processo di un paio di decenni)?
Se fosse successo in America i poliziotti avrebbero sparato prima o dopo la soglia della chiesa?


Buone vacanze...

venerdì 3 agosto 2012

Ricomprata

La vicenda ILVA, che occupa le prime pagine dei giornali di questi giorni, è così emblematica delle contraddizioni del nostro mondo che non posso non parlarne.


È un’industria pesante quella dell’acciaio, soprattutto per l’ambiente che inquina; ma anche per i lavoratori che sacrifica quando lavorano e affama quando vengono licenziati. E per lo stato, che per rimediare a tutto questo esborsa milioni di Euro.


E così, dopo che si è tentato e si sta tentando di forzare ogni legge per non far scoppiare le contraddizioni clamorose tra ambiente e “benessere” che la nostra società ha nel suo DNA e per non far mandare a casa 11.000 operai, lo Stato ha stanziato 336 mln di Euro per la bonifica ambientale. Non so e non mi interessa sapere chi la legge individuerà come responsabile del danno ed incaricato, quindi, di questa bonifica. Moralmente l’ILVA, privatizzata a fine anni 80, ce la siamo ricomprata.